De Luca: "una lista sola è la morte della democrazia" Un progetto unitario per il futuro di Zungoli La proposta di Paolo Caruso e Enzo Filomena. |
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mercoledì, 21 aprile 2004 |
di Angelo Corvino |
Zungoli (AV) – E’ "Idea progetto unitario" la novità di questa campagna elettorale. Si tratta di un movimento civico, ispirato all’area di centro, che ha proposto di presentare una sola lista elettorale che contenga le migliori risorse del paese. Il progetto nasce dall’idea di Paolo Caruso, già consigliere comunale e candidato alla provincia con i Democratici di Prodi, e di Enzo Filomena, attuale consigliere comunale di minoranza. "Con un gruppo di amici di Zungoli – dichiara Paolo Caruso – stiamo tentando la strada di una lista unitaria. Sembrava che ci fossero spazi di trattativa con il Campanile di Genesio De Feo e di Armando Zevola. Solo l’attuale sindaco si è defilato perché, evidentemente, non vuole confrontarsi. Noi abbiamo proposto di elaborare le linee programmatiche, far emergere le risorse di Zungoli e lavorare allo sviluppo economico e dell’occupazione". Dopo i programmi vanno individuate le persone in grado di realizzarli questa la linea del progetto di Caruso e Filomena. Ma Antonio De Luca non ci sta. "Una lista è la morte della democrazia" replica il sindaco. E così il duo Caruso-Filomana non si perde d’animo. "Il progetto è aperto alle associazioni, ai partiti ed alle personalità che amano la loro terra e vogliono far uscire il paese dall’emergenza – replica Paolo Caruso – diverse liste significano frantumare le risorse e questo, in questo momento, non ce lo possiamo prermettere. Comunque la lista sarà elaborata e presentata ugualmente". Allo stato attuale non hanno ancora deciso che sarà il candidato a sindaco. "C’è una rosa di nomi nei quali trovare una convergenza. Comunque ci sono nuove possibilità all’orizzonte" – conclude Caruso. E’ possibile che si riferisca ad un possibile accordo con la lista di Genesio De Feo e Armando Zevola, d’altra parte Paolo Caruso è stato il vicesindaco di De Feo dal 1995 al 1999. |