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Samnium Projects - Amministrative 2004 - Provincia di Avellino

Ariano consegna delle liste

sabato, 15 maggio 2004

 

di Angelo Corvino

Ariano – Dopo giorni di attesa, trattative, accordi, disfatte, riappacificazioni, separazioni, tatticismi, è arrivato il momento di scoprire le carte. L’ufficio per la presentazione delle liste elettorali è stato temporaneamente collocato al primo piano del palazzo di città, nella sala che abitualmente ospita la giunta municipale. Ad Ariano da tempo non c’è una guida politica. Negli ultimi sette mesi hanno retto le sorti del Comune i funzionari della Prefettura. Da quando non c’è il consiglio comunale ci sono stati dei cambiamenti. L’URP ha avuto una nuova stanza ed anche un computer, però si è dovuto "appropriare" dell’ufficio della presidenza del consiglio. Il primo ad arrivare è Giovanni Maraia con la sua lista "Ariano in Movimento". Rifondazione ha rinunciato al simbolo di partito per una formazione civica che richiama le battaglie dei movimenti antidiscarica. Poi è la volta del terzetto "Udeur", "Unione Donne Arianesi" ed "Insieme per Ariano". Ed ancora "Nuova Italia". Alle undici mancano ancora molti. I corridoi di palazzo di città iniziano ad affollarsi. Arrivano lo SDI ed i DS. Poi il centro destra. Primi a consegnare la lista sono gli uomini dei Popolari per Ariano, poi Forza Italia e l’UDC. Arriva Nicolino Iacobacci con la sua lista Sud Europa. Sui volti di molti si legge la stanchezza di chi ha passato la notte in bianco a chiudere la lista, compilare moduli e ricontrollare tutto. Nella sala di attesa tra gli esponenti di Alleanza Nazionale, Orologio e Ambientalisti nasce qualche screzio. Solo la premessa di una campagna elettorale che si annuncia accesa e tirata fino all’ultimo minuto. Alcune urla e gli animi tornano calmi. Sono le dodici, non può entrare più nessuno. C’è da attendere per smaltire la fila. Entrano gli esponenti dell’Orologio, poi Alleanza Nazionale, infine Giovanni La Vita e Guglielmo Ventre per il movimento ambientalista. Nei corridoi intorno alle 11 e 15 si fa vedere Domenico Gambacorta che resta fino a mezzogiorno passato. L’unico candidato che non si fa vedere nel palazzo di città è Franco Lo Conte. Ma ci sono i suoi uomini fidati. C’è Benvenuto De Pasquale ma anche Carmine Peluso. Dei Popolari per Ariano c’è l’ingegnere Tortorella, mentre per l’orologio c’è Pino Paone. C’è anche Giuseppe Mastandrea di Alleanza Nazionale. Iniziano a circolare le liste ed i primi commenti. In piazza, intanto, si formano i gruppetti politici. Considerazioni, battute e previsioni elettorali sono all’ordine del giorno. Lì c’è anche Franco Lo Conte. C’è chi snocciola le statistiche. Battuto il record delle liste presentate per una competizione elettorale. Quest’anno saranno in quindici mentre la volta scorsa erano quattordici. Due le liste che hanno scelto di presentare meno candidati di quelli consentiti. Diciassette Alleanza Nazionale e diciannove Sud Europa. Tutti gli altri 20 candidati. Per un totale di 296 candidati a consiglieri, più i cinque candidati a sindaco. Trecentouno persone per eleggere il nuovo consiglio comunale che guiderà le sorti della città per i prossimi cinque anni. Un esercito che promette di darsi battaglia fino all’ultimo voto. Due le novità sostanziali rispetto alla scorsa tornata amministrativa: la lista del movimento ambientalista che spera di raccogliere intorno a sé il dissenso della popolazione e al lista in rosa. Venti donne agguerrite che rivendicano giustamente il loro posto in politica. Il più giovane candidato è Giovanni Granato che è nato il venticinque ottobre 1983. Il più anziano Luigi Pollastrone che nato il due settembre del 1925.

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