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Samnium Projects - Amministrative 2004 - Provincia di Avellino

Alternativa per Montecalvo

Carlo Pizzillo - Candidato Sindaco della Campana

lunedì, 17 maggio 2004

 

dalla Redazione

Vedi i candidati in lista

Candidato a sindaco

Pizzillo Carlo

IL PROGRAMMA ELETTORALE

ELEZIONI COMUNALI DEL 12 e 13 GIUGNO 2004

Programma Elettorale

I Cittadini di Montecalvo Irpino con il voto del 12 e 13 giugno 2004 determineranno la scelta del Sindaco, dei Consiglieri e dei Programmi che per i prossimi cinque anni governeranno la nostra comunità.

Il programma che intendiamo perseguire è quello di una crescita culturale, economica e sociale della persona nel contesto della comunità.

Questo documento vuole essere un contributo di metodo e di proposta per far sì che nelle prossime elezioni amministrative ci sia una presenza riconoscibile in termini di obiettivi programmatici e di persone capaci di farsene carico. Tali obiettivi si trasferiscono in questa Lista Civica che non è rappresentativa di uno o più partiti, e prescinde dall’appartenenza dei singoli, ma è stata, ed è aperta al contributo di tutti coloro che si riconoscono in un disegno strategico di rilancio della nostra comunità:

SIAMO MONTECALVESI!

Innanzitutto riteniamo che i cittadini debbano avere l’opportunità di dialogare con l’amministrazione in modo da poter esprimere costantemente suggerimenti ed indicazioni rispetto alle principali problematiche della comunità, e che, d'altronde, Il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale debbano esporre periodicamente agli elettori le azioni intraprese e gli obiettivi raggiunti. Il dialogo ed il confronto continuo dovrà essere promosso con le altre istituzioni presenti nel paese- Scuola, Associazioni di Volontariato, Enti per la valorizzazione del territorio, Associazioni Religiose, Società Sportive, Associazione dei Commercianti, Imprenditori in modo da poter favorire la realizzazione di giusti interventi nei diversi settori.

La nostra azione amministrativa si concentrerà prioritariamente su pochi aspetti che riteniamo fondamentali per rilanciare il nostro Paese:

Rilanciare l’agricoltura che è il settore trainante dell’economia della nostra collettività, che da molti anni viene relegata a cenerentola dell’azione amministrativa;

Rivalutazione del contesto urbanistico con l’adozione di azioni volte a permettere lo sviluppo armonico del paese, sia favorendo il rilancio del centro storico come centro vitale della collettività, luogo di sviluppo di iniziative di natura economica- artigianato locale, attività turistiche- e socio-culturale come potrebbe essere un Museo Civico , sia rivalutando quei luoghi storicamente importanti della nostra Montecalvo come la Pineta, il Trappeto e il Castello;

Riorganizzazione della macchina comunale con rimotivazione dei dipendenti che dovranno diventare il punto di riferimento sia per gli amministratori che per i cittadini;

Favorire e potenziare l’attuazione delle politiche sociali volte a governare i bisogni dei cittadini più deboli-anziani ed indigenti.

INDICE

Pag. 3 L’agricoltura: settore trainante della nostra comunità

Pag. 5 Tutelare e Valorizzare attraverso la Pianificazione

Pag. 6 Riorganizzazione dell’apparato burocratico del Comune

Trasparenza – Informazione

Pag. 8 Noi per il sociale

Attività culturali – Attività sportive

Progetto giovani – Progetto anziani – Salute e servizi sociali

Pag. 12 Noi per l’ambiente

Recupero pineta comunale

Recupero delle acque

L’agricoltura: settore trainante della nostra comunità

Nella classe politica e nell’opinione pubblica, più preoccupata che fiduciosa, vi è troppo scetticismo sull’agricoltura e sul ruolo che essa può avere per un equilibrato sviluppo economico nel nostro territorio. Si guarda a volte con sufficienza, per non dire con disprezzo , ai contributi resi dalla PAC (Politica Agricola Comunitaria) agli agricoltori, parlando spesso a sproposito di agricoltura assistita ed immaginandola vecchia e ferma sulle sue gambe. ma tutto questo deriva da un modo di far politica, questo si vecchio e duro a morire, che ha già provocato tanti danni, vedi l’abuso che si fa dei terreni agricoli, sempre più erosi da un’urbanizzazione senza capo ne’ coda, e che non vede nello spazio rurale, nella sua buona tenuta, dipendente soprattutto dalle fortune dell’agricoltura, un fattore di modernità e di equilibrio.

Non considerare l’agricoltura un settore ai margini dell’economia,ma un settore importante anzi fondamentale per il nostro paese visto che e’ a vocazione agricola; da qui dobbiamo partire per muoverci e da un modello di agricoltura moderna, europea, che deve, invece, assicurare competitività, ma anche reddito per i produttori e qualità per i consumatori, che vuol dire sicurezza e tipicità dei nostri prodotti; ed infine, non ultimo, un regime di salvaguardia del territorio, che, e’ bene dirlo con chiarezza, senza agricoltura ed agricoltori, se ne cadrebbe a pezzi, come purtroppo spesso ci capita di vedere.

Noi pensiamo che e’ un intero sistema territoriale che deve vincere la sfida della qualità e della competizione a partire dai Comuni, Province, Comunità Montane, Asl, Regioni e quant’altro.

La nuova realtà , quella dell’agricoltura legata alla PAC, richiede un salto di qualità nelle relazioni. Una riflessione sulle stesse associazioni di categoria non guasta.

Esse forniscono ai propri associati diversi servizi specialistici, fiscali, tecnici, di configurazione previdenziale ed antinfortunistica, che, messi tutti insieme, aiutano le imprese a stare sul mercato, a destreggiarsi con le sovvenzioni comunitarie e con le pubbliche amministrazioni, a scegliere i più convenienti regimi fiscali, cercando infine anche di porre i problemi di sviluppo del settore. un soggetto sociale, senza il quale non potrebbe esplicarsi la politica agricola comunitaria.

Il principio della sussidiarietà e di sviluppo dal basso ( botton up ) richiede il coinvolgimento dei produttori e delle istituzioni locali, ma su un piede di parità. Tale principio non e’ formale, ma di sostanza; e’ un modello poco conflittuale, per niente gerarchico e molto cooperativo; a volte si riesce a concretizzarlo, altre volte no.

L’amministrazione dovrebbe aggredire il nocciolo della questione: se si vuole promuovere impresa e sviluppo, i produttori vanno trattati senza creare in loro sudditanza, specie nei confronti dei pubblici poteri e le loro organizzazioni di rappresentanza vanno consultate in tempi utili a dare un parere qualificato. collaborazione a fini di sviluppo; questa e’ quella che chiediamo e riteniamo necessaria in questa fase per poter avviare un discorso di sviluppo.

Una corretta valutazione dei progetti di sviluppo locale, che spesso si identificano con le zone rurali e che, per questo, devono coinvolgere gli agricoltori si rende non più rinviabile; come può essere sviluppato il turismo in un’area rurale, senza prodotti tipici, agriturismi, ed un paesaggio agrario ben tenuto? Sembra che su questo punto non ci sia ancora la necessaria sensibilità, e ciò è oltremodo grave se si pensa che la nuova legge d’orientamento va nella stessa direzione in cui si muove la Pac: affida agli agricoltori compiti non solo produttivi, ma anche di salvaguardia e tutela del patrimonio, che stenta pero’ ad essere concepita dai governi locali, in modo particolare dai comuni. Siamo di fronte ad’ una rivoluzione culturale, ma non sembra che tutti siano pronti ad accoglierla.

Una parola va spesa sul Por e sul Psr; vanno bene gli automatismi e le graduatorie bimestrali, sempre graditi da chi fa impresa; ma certi parametri d’accesso ai finanziamenti troppo penalizzanti per le aziende, specie delle zone interne, come le nostre, devono essere abbassati. Inoltre tutta la logica dell’intervento deve comprendere anche le filiere produttive, perché, se vogliamo fare sviluppo del territorio, occorre concepire un concreto sostegno all’intero ciclo produttivo: dalla produzione alla trasformazione ed ai servizi; se vogliamo valorizzare l’olivicoltura vanno al contempo valorizzati i frantoi ed i servizi di commercializzazione; se vogliamo sviluppare la filiera del latte di qualità non si non pensare anche allo sviluppo di centri di raccolta e di trasformazione,ecc.

Ritornando al compito del comune come istituzione locale c’è un altro punto delicato e che riguarda non solo il rapporto tra istituzioni e produttori, ma anche quello tra le stesse istituzioni. Appare evidente un eccesso di frammentazione. Ogni micro-corporazione territoriale e politica cerca di crearsi e di padroneggiare proprie ipotesi di sviluppo, con relative agenzie; e’ un costo generale ed una dispersione di iniziative che non possiamo permetterci. vedi quello che e’ successo con il famoso MOVU (grande mercato ortofrutticolo).

Vogliamo sottolineare un ultimo aspetto che non sembra di poco conto per il rilancio di un progetto QUALITA’ PER L’IRPINIA; se vogliamo promuovere sui mercati i nostri prodotti d’eccellenza o quelli che possono diventarlo e’ sufficiente quello che finora gli enti pubblici ed in particolare le passate amministrazioni fanno o hanno fatto? Assolutamente NO.

Un prodotto d’eccellenza – prendiamo il pomodorino di collina, che deve misurarsi con prezzi e qualità col famoso pomodoro confezionato da grandi marche ( Barilla, Buitoni,.. ) - e’ necessario che venga esposto nelle fiere locali, nazionali, internazionali, anche tramite stend comunali insieme ad altri prodotti nostrani. Potremo avere anche olio d.o.p. che dovrà misurarsi con i toscani o i liguri per considerare solo gli italiani, gia fortemente conosciuti e commercializzati. Quindi occorre una strategia di promozione dei nostri prodotti che certamente non può essere sostenuta dalle risorse della piccola o media azienda e che implica una forte azione pubblica, affidata a professionisti del settore, capaci di penetrare nel salotto buono dei prodotti eno-gastronomici d’eccellenza; perché allora non considerare la promozione della qualità irpina dei nostri prodotti, un obiettivo strategico della nostra amministrazione pubblica? Come si vede, por, filiere, sostegni al reddito della pac e politiche di promozione non sono cose cosi’ distanti. andrebbero messe su uno stesso tavolo di concertazione per realizzare i maggiori e migliori risultati.

Se si vuole sviluppo economico ,data la situazione, e’ questo che va fatto. Non ci sono alternative, se non quella di vivacchiare all’ombra di sostegni comunitari, che stanno prendendo proprio la direzione di rafforzare sistemi che sono già capaci d’andare verso la qualità, la sicurezza alimentare ed il mercato. In sintesi il nostro progetto per Montecalvo e’ fare il possibile per promuovere marchi di qualità in agricoltura, concentrare l’offerta, certificare i prodotti. La nostra parte la faremo. ci attrezzeremo per la costituzione di un tavolo verde tenendo conto delle energie migliori dell’imprenditoria agricola del nostro territorio, di addetti al settore, di esperti in materia, perché solo da una reale collaborazione tra le parti può nascere una reale competitività sul territorio. Il tutto nei limiti delle leggi comunitarie , nazionali, regionali tenendo conte dei finanziamenti Por Campania 2000/2006 regolamenti 1257/99 e 1750/99 perle seguenti tipologie di interventi:

investimenti materiali per la realizzazione di strade rurali;

investimenti materiali per la realizzazione di acquedotti, reti fognari e rurali;

investimenti materiali per il recupero di sentieri pubblici per passeggiate ecologiche in territori di rilevanza ambientale e paesaggistica.

promuovere, incentivare, valorizzare i prodotti agricoli locali;

promuovere ed incentivare lo sbocco delle nostre produzioni sui mercati nazionali;

promuovere, incentivare la nascita di filiere agroalimentari;

promuovere il riconoscimento per alcune produzioni del marchio di tipicità;

promuovere la realizzazione di un Macello Comunale;

promuovere ed incentivare (ad es. con "Vacanze Studio") il connubio agricoltura e turismo, cosiddetto "turismo rurale";

collegare all’area destinata a P.I.P. aree attrezzate per la raccolta e lo stoccaggio di prodotti per l’agricoltura.

Noi vogliamo realizzare una svolta profonda. Vogliamo portare in una eventuale amministrazione comunale, il vento del grande rinnovamento, vogliamo rendere il Comune un’istituzione utile, un’istituzione innovativa, un’istituzione a fianco degli agricoltori in cui ci si confronti sui loro problemi e sull’eventuale soluzione, quindi un’istituzione amica e non un’istituzione vista come controparte distante dai problemi reali.

Cari agricoltori Montecalvesi, bisogna ritrovare la fiducia nelle nostre forze, credere nello sviluppo locale e sapere che il futuro è dalla nostra parte con il vostro aiuto: è questa la prima sfida da vincere sulla strada del cambiamento.

 

Tutelare e Valorizzare il Territorio attraverso la Pianificazione

Il proposito della pianificazione è quello della comprensione e della trasformazione della realtà del luogo in cui l’uomo vive. Il carattere di luogo è segnato dalla natura e dalla storia: la natura è lo stato originale, la storia è la sua trasformazione e tutte e due attraverso le loro interrelazioni definiscono la realtà con la quale l’atto del costruire si deve misurare.

La tutela del patrimonio - paesaggio, ambiente e territorio- esprime l’intenzione di esercitare azioni finalizzate alla protezione dei valori caratterizzanti di questo patrimonio, con lo scopo di trasmettere alle future generazioni gli elementi di identità culturale di un paese, e quindi della società.

Attraverso la tutela e protezione, è altresì possibile contribuire a soddisfare bisogni socialmente utili; su questo plusvalore sociale da perseguire, si fonda il concetto di valorizzazione del patrimonio implicando la ricerca di una nuova funzione di utilità del patrimonio, compatibile con le qualità che è necessario preservare.

Come ricerca di funzioni appropriate esprimenti il bisogno sociale, la valorizzazione impone il coinvolgimento attivo dei soggetti preposti alla protezione e alla tutela ai quali va demandata la gestione che ne assicura la valorizzazione, promuovendone l’utilizzo e la conoscenza.

Lo strumento urbanistico è il mezzo che consente di programmare e gestire il territorio, riteniamo dunque indispensabile il coinvolgimento di tutte le parti sociali affinché esso possa essere meglio ridefinito.

In particolare, l’idea è quella di puntare a realizzare degli strumenti attuativi che consentiranno una migliore gestione del territorio stesso, con l’obiettivo di pervenire ad un disegno generale (master plan), maturato sulla base di conoscenze ed esperienze, in quanto ogni piano urbanistico esprime un "progetto" e una "volontà".

Tutto ciò premesso, nell’ambito delle prospettive di sviluppo socio-economico, ci porta ad indicare le nostre volontà in questi punti prioritari:

potenziamento della viabilità: Montecalvo-Frascino-ss.90bis-Malvizza; tratto San Vito-Apice-Castel del Lago A16, tratto contrada Valli-SS 90 bis, nonché riorganizzazione della viabilità urbana e degli spazi adibiti a verde e ad aree di sosta;

definizione di un ruolo "attivo" all’interno del comprensorio intercomunale (Comunità Montana Valle Ufita), tendendo alla creazione di servizi con gestione comune che consentano una riduzione della spesa pubblica, quindi minore imposte per i cittadini, nonché garantire buone prospettive di finanziamenti pubblici;

accelerazione del processo di sviluppo e realizzazione dell’area PIP per attività artigiane e produttive in genere.

riqualificazione e valorizzazione del centro storico attraverso il concetto della "conservazione integrata", in cui non ci si limita solo alla semplice conservazione ma ne investe la valorizzazione attraverso appropriate attività fruitive e di godimento che, pur diversificate risultano rispettose e sostenibili, quindi integrate; a tal proposito il recupero del trappeto avverrà in diverse fasi nell’ambito di un progetto di riqualificazione, pulizia e manutenzione ordinaria, ripristino dei tracciati e sentieri, restauro conservativo mediante cantieri scuola mirati anche alla formazione di figure professionali e al recupero delle attività artigianali in via di estinzione, allargata all’intero panorama regionale, disciplinati da apposite intese con Enti ed Istituzioni qualificate; obiettivo da perseguire è quello della creazione di un itinerario culturale, atto a favorire la conoscenza del luogo tramite un turismo culturale, religioso ed enogastronomico, di concerto con gli Enti preposti;

individuazione di un immobile da destinare a centro polivalente, tale da consentire attività ricreative (centro mutimediale, mediateca, spazi musicali e forum per i giovani, ecc.) nonché congressi e manifestazioni, sempre nell’ottica di una conoscenza e pubblicità dei nostri luoghi e prodotti;

regolamentazione degli impianti sportivi esistenti e realizzazione di una piscina coperta comunale, di supporto anche alle strutture scolastiche, con possibilità di finanziamento anche mediante project financing.

promuovere il recupero e la valorizzazione delle antiche masserie montecalvesi;

completamente del "comparto Nicola Pappano" e ricostruzione di nuove unità abitative in sostituzione delle casette asismiche e completamento dello stabile comunale di Largo Croce.

Le risorse economiche per le realizzazione di quanto esposto, saranno individuate anche facendo ricorso a finanziamenti Europei, Nazionali e Regionali (L. 51/78, Legge 26/2002, ecc.), nell’ambito dei POR Campania 2000-2006.

 

Riorganizzazione dell’apparato burocratico del Comune

L’organizzazione burocratica del Comune di Montecalvo necessita di una profonda ristrutturazione e riteniamo che il personale del Comune costituisce una grande risorsa poco valorizzata.

E’ tuttavia evidente la necessità di avviare un profondo processo di riorganizzazione dell’apparato burocratico comunale con i seguenti obiettivi:

- assicurare efficienza ed efficacia all’attività amministrativa mediante la "reingegnerizzazione" dei processi interni (le fasi di tale metodologia possono essere così semplificate: identificazione dei processi caratterizzanti l’organizzazione, classificazione dei processi critici, selezione dei processi da sottoporre a reingegnerizzazione, sviluppo del nuovo modello di funzionamento dei processi oggetto di intervento) ed il passaggio dalla logica burocratica per adempimenti alla logica per risultati;

- assicurare la massima flessibilità all’apparato burocratico per far fronte a situazioni di emergenza, a specifiche e particolari esigenze ed a picchi di attività;

- valorizzare le risorse umane mediante la messa a punto di politiche formative e di aggiornamento tecnico-professionale;

- responsabilizzare tutti i dipendenti sui risultati da conseguire; sarà data attuazione alla separazione tra la funzione istituzionale di direzione politica cui spetta l’attività di programmazione, indirizzo e controllo e la funzione direzionale che spetta ai funzionari e tecnici, incaricati delle posizioni organizzative, che sono responsabili della gestione e del raggiungimento degli obiettivi predeterminati e dell’adozione, nel rispetto delle norme di riferimento, dei provvedimenti elencati all’art. 107 del T.U. approvato con il D. Legislativo 267/2000;

- ristabilire la certezza dei diritti e dei doveri,

- creare nella cittadinanza un clima di fiducia nei confronti della struttura comunale.

Siamo consapevoli che il procedimento di riorganizzazione dell’apparato burocratico presenta un elevato grado di complessità, ma sarà portato avanti, nei tempi che ci saremo assegnati, nel pieno rispetto delle regole, previo confronto e negoziazione con le rappresentanze sindacali aziendali e territoriali e con l’ambizione che il provvedimento finale possa essere da tutti condiviso.

Trasparenza – Informazione

In materia di trasparenza ed informazione il 1990 è l’anno della svolta in quanto vengono emanate due leggi, la n. 142 e la 241, che modificano profondamente il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione e, per quanto ci riguarda, gli enti locali.

Si diceva, all’epoca, che queste due leggi avrebbero reso i Municipi simili a "palazzi di vetro", ma a quattordici anni di distanza possiamo affermare che la legge 241 è stata ampiamente ignorata a Montecalvo. Infatti tale legge prevede che le pubbliche amministrazioni fissino un termine per la conclusione dei procedimenti amministrativi, individuino i responsabili dei procedimenti, stabilisce i criteri per la partecipazione ai procedimenti amministrativi, disciplina l’accesso ai documenti amministrativi. Si tratta di istituti che a Montecalvo benché formalmente istituiti sono stati semplicemente disattesi.

Poniamo come obiettivo primario della nostra attività amministrativa l’applicazione della suddetta normativa che consideriamo un elemento essenziale per ricreare un rapporto di fiducia tra cittadini ed amministrazione.

E’ essenziale ristabilire un rapporto corretto tra cittadini e Comune.

La gestione efficace ed efficiente delle risorse e dei servizi, la completezza delle informazioni e la cortesia con cui queste vengono fornite al cittadino creano concretamente l’immagine di buona amministrazione e contribuiscano a ristabilire un rapporto di fiducia.

La circolazione quanto più possibile libera ed ampia delle informazioni costituisce la necessaria premessa per una ulteriore crescita della democrazia in senso sostanziale.

La informazione deve procedere su un doppio canale: il primo (dall’interno verso l’esterno) riguarda la diffusione di tutte le notizie riguardanti l’attività degli organi istituzionali presso i cittadini; il secondo (dall’esterno verso l’interno) riguarda l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie per meglio orientare l’attività deliberativa ed amministrativa del Comune.

L’informazione assume quindi nel processo decisionale e partecipativo un ruolo strategico.

Da un lato è quindi necessario istituire l’ Ufficio Relazione con il Pubblico che raccolga, organizzi, renda accessibili e consultabili i dati di cui si ha bisogno nel momento in cui se ne ha bisogno, che costituisca un collettore per la rilevazione sistematica e l’analisi dei bisogni e per la verifica del livello di soddisfazione dell’utenza per i servizi erogati ed infine assicuri informazioni corrette sulle normative, sulle strutture pubbliche ed i servizi erogati e sui diritti degli utenti nei rapporti con l’amministrazione.

Dall’altro è invece necessario dare concreta attuazione agli istituti di partecipazione popolare previsti dall’ordinamento degli enti locali e dallo Statuto.

Abbiamo l’obiettivo di valorizzare le associazioni già esistenti sul territorio e di promuovere la formazione di consulte (giovanili, delle categorie produttive, degli anziani, ecc.), e della Commissione per le pari opportunità che saranno chiamate ad esprimere il proprio parere sulle scelte più rilevanti per la comunità locale.

Noi per il sociale

Noi crediamo che un paese in grado di offrire (in un'epoca di cinismo e piccoli egoismi come quella attuale) programmi di formazione, percorsi di crescita culturale, opportunità di partecipazione ad attività sportive e sociali sia un paese che realizzi percorsi di arricchimento della persona e che disegni un orizzonte più solido per la sua comunità. In questo senso è importante finalmente produrre una politica capace di valorizzare il sistema educativo e formativo così da proiettare Montecalvo Irpino alla ribalta delle iniziative socio-culturali-sportive e caratterizzarlo per la valorizzazione delle associazioni e delle opportunità locali, sia presenti che da attuare ex novo. La volontà è, in altri termini, quella di adottare e sviluppare un progetto di una Comunità che intende prendersi cura di chi vive nella stessa attivando tutte le risorse territoriali formali ed informali in una logica di prevenzione del disagio piuttosto che di gestione dell'emergenza.

Percorsi formativi:

Gli obiettivi prioritari da perseguire sono:

Effettuare corsi di formazione professionale basandosi su una indagine conoscitiva del mercato del lavoro;

Istituire una scuola di "arti e mestieri";

Continuare ad assicurare e, allo stesso tempo, migliorare i già esistenti servizi di prevenzione, assistenza e socializzazione;

Sostenere con nuovi finanziamenti sovracomunali, le politiche sociali rivolte ai minori ed ai giovani;

Porre maggiore attenzione alle leggi ed ai decreti statali, regionali e provinciali, soprattutto a quelli che riguardano più direttamente le azioni di aiuto economico alle famiglie;

Sostenere ed accompagnare le associazioni di volontariato e le cooperative nella stesura e nella presentazione di progetti che vadano ad incrementare servizi e lavoro in risposta ai diversi e reali bisogni dei cittadini;

Realizzare uno studio di fattibilità per una possibile riduzione delle tasse comunali a favore delle fasce sociali più deboli;

Creare ed istituzionalizzare una consulta dei comitati cittadini degli anziani e dei giovani che collabori con l'amministrazione al fine di individuare i servizi alla persona, soprattutto per le fasce più deboli e per gli anziani , verso i quali si potrebbe attuare un programma di servizi di assistenza periodica e coordinata attraverso per esempio, l'istituzione di un numero telefonico specifico (telesoccorso o simili)

Incentivare la partecipazione dei giovani alle attività fondamentali delle locali Associazioni o Enti vari già operanti per una sempre più forte presenza degli stessi sul territorio al servizio delle cittadinanza;

Ampliare e rafforzare gli interventi di promozione di in inserimento lavorativo, con attenzione particolare a tutti i soggetti deboli.


La scuola, occupandosi della formazione dei ragazzi, non può che trovarsi al centro di un progetto che ha come finalità un maggiore dinamismo e vivacità culturali:

 

Rendere finalmente funzionale la Biblioteca Comunale attraverso orari più consoni (coinvolgere per orari extra ufficio anche i giovani e gli anziani sensibili a tale tematica), attraverso l’aggiornamento costante delle risorse ivi presenti e infine attraverso percorsi a cadenza fissa durante l’anno sotto forma di convegni, approfondimenti, cineforum, ecc. promossi dalla stessa Biblioteca in collaborazione dei vari Enti presenti a Montecalvo Irpino e che si occupano a vario titolo di cultura in tutte le sue forme;

Prosecuzione dell’attività di supporto e sostegno dell’intero sistema scolastico attraverso forme di assistenza volontaria e gratuita extra scolastica (da realizzare ad esempio con l’ausilio dei tanti maestri in pensione presenti a Montecalvo Irpino);

Consolidare un sistema a rete anche extracomunale dei centri formativi per una loro maggiore funzionalità;

Attivazione del servizio "Vigilantes scolastico" da affiancare al lavoro dei vigili urbani al momento dell’entrata e dell’uscita da scuola, soprattutto in riferimento alla locazione delicata del plesso scolastico di Via Roma;

Garantire servizi di orientamento e di sostegno per gli studenti, con la collaborazione delle istituzioni scolastiche, delle Associazioni presenti sul territorio ( "Ass. Ieri e Oggi", "Azione cattolica", ecc. ) per garantire la permanenza nel ciclo formativo e la lotta alla dispersione scolastica;

Collaborare insieme con le altre istituzioni per migliorare l’efficienza dei servizi per l’impiego, anche attraverso la definizione e l’offerta di percorsi formativi individuali;

Inserire nel piano dell'offerta formativa redatto dalle insegnanti tutti quei corsi finanziati dal Comune svolti all'interno delle nostre scuole;

Partecipare in maniera attiva alla definizione della programmazione delle attività didattiche delle scuole;

Inserimento di una figura professionale come uno psico-pedagogo all'interno delle scuole, con l'obiettivo di essere un elemento di mediazione fra i ragazzi, le famiglie e le istituzioni scolastiche;

Attraverso un maggiore finanziamento, provvedere alla fornitura dei materiali di facile consumo, necessari al buon funzionamento delle diverse attività didattiche che si svolgono anche con l'ausilio di nuove tecnologie;

Continuare nell'eliminazione delle barriere architettoniche e nella dotazione degli impianti di sicurezza necessari in tutti i plessi non ancora adeguati;

Confermare e se possibile migliorare l'attuale livello di assistenza di base per i bambini portatori di handicap;

Attività culturali:

Per quanto riguarda le attività culturali è utile proseguire nel percorso intrapreso dalle Associazioni già presenti, per rafforzare il senso dell’identità e dell’appartenenza alla comunità cittadina; occorre continuare a valorizzare i molti aspetti d’interesse culturale anche in riferimento alla storia del territorio e dei suoi abitanti con il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle associazioni esistenti e della Parrocchia (sempre più impegnata in questo straordinario recupero del patrimonio culturale religioso Montecalvese ma legato indissolubilmente alle vicende civiche).

Nel contempo, continueranno i lavori per il restauro delle maggiori opere d’arte del patrimonio cittadino, per una fruizione allargata dei beni, tra i quali gli spazi interni ed esterni del Castello.

Si dovrà in questo senso continuare la proficua collaborazione intrapresa più volte con gli Enti di tutela e possibilmente con l’ausilio di Musei per elevare le proprie prospettive oltre l’ambito cittadino, garantire un elevato livello scientifico e qualitativo e continuare un percorso in crescita della cultura.

Attività sportive:

Per quanto riguarda le attività sportive, è necessario prevedere una diffusione della pratica dello sport "sotto casa" con interventi diffusi di recupero di aree marginali, destinando a questo fine aree sottratte ad usi impropri, o con la realizzazione di spazi attrezzati in aree che ne sono prive. In questo ambito, la realizzazione della piscina comunale assume più significati e si rivolge a diverse tipologie di utenza: da un lato la pratica sportiva e dall’altro come spazio di ritrovo e aggregazione per il tempo libero.

La fruizione delle strutture sportive non può essere disgiunta dalla partecipazione alla

progettualità e alla programmazione dell’attività. Riteniamo quindi sia necessario creare un livello di coordinamento attraverso la costituzione di una Consulta sportiva in grado di coinvolgere tutti i soggetti interessati e di ridare allo sport una valenza che vada al di là del solo valore agonistico.

Alcune proposte :

mantenere alto il livello di attenzione verso lo sport, finalizzandolo soprattutto alla realizzazione di un'uguaglianza sostanziale tra ragazzi e ragazze anche in campo sportivo, soprattutto migliorando le opportunità relative all'incentivazione dello sport femminile;

potenziare il polo sportivo con interventi mirati alle strutture già realizzate (Palestra, Campi da tennis, ecc.);

manifestazioni sia sportive che culturali al fine di realizzare, con più compiutezza, l’aggregazione giovanile del territorio onde consentire un afflusso di persone che incrementino il settore turistico;

Potenziamento e riqualificazione delle palestre delle scuole attraverso la verifica di specifiche collaborazioni anche con strutture private extra comunali;

Istituzione di un piccolo ma funzionale percorso attrezzato per l'esercizio di attività ricreative e sportive nella pineta Comunale.

Progetto Giovani

I Giovani sono il futuro della nostra società e meritano particolare attenzione con progetti mirati che intendiamo rafforzare e ampliare.

Le politiche giovanili costituiranno un aspetto fondamentale dell’attività dell’Amministrazione in quanto garanzia di un futuro per la costruzione del vivere civile. Nei confronti dei diversi aspetti del mondo giovanile si deve proseguire con progetti di crescita complessiva che superi le logiche dello scollamento tra i vari aspetti delle attività giovanili (prevenzione-promozione, sport, lavoro, tempo libero) unificandole all’interno del Progetto Giovani e ampliando ulteriormente le collaborazione di gruppi e istituzioni (Azione Cattolica, Gi.Fra, Polisportiva, ecc.) mettendo a disposizione ulteriori spazi e opportunità di partecipazione. Potrebbero inoltre essere sperimentati momenti costanti di consultazione dei giovani nell’ambito dei luoghi di aggregazione.

 

Progetto Anziani Noi intendiamo creare e potenziare laddove già in atto quelle misure che consentano all’anziano un fattivo supporto ed impegno nelle attività complementari ai quotidiani ritmi di vita e nei processi produttivi della società. Questo per evitare che la vecchiaia diventi una malattia, nel momento in cui l’anziano smette di sentirsi utile.

Salute e servizi sociali

La politica sociale che si intende attuare, è quella che segna il passaggio da una concezione tradizionale di "assistenza" a una concezione di "protezione sociale", ridefinendo il profilo complessivo delle politiche sociali, e superando i fondamenti categoriali su cui si regge oggi il sistema delle politiche sociali. E' quindi necessario trovare un'integrazione tra servizi e prestazioni con un sistema a più protagonisti, sia istituzionali (comuni, provincia, regioni, ecc) che appartenenti al mondo della solidarietà (associazioni, cooperative sociali, volontariato, ecc.).

Un sistema, insomma, caratterizzato da livelli essenziali di prestazioni, rivolti in particolare a chi vive in condizioni di fragilità sociale.
Un sistema di pari opportunità, connotato da un equilibrio più avanzato fra servizi e trasferimenti economici.
Un maggiore investimento nei servizi alla persona anche per favorire lo sviluppo delle nuove forme di imprenditoria sociale quale occasione di nuova occupazione e sviluppo. L'obiettivo da raggiungere è il mantenimento e il miglioramento degli attuali servizi con la ASL in riferimento soprattutto con i servizi legati al SIR, ma anche per la promozione di nuovi servizi da realizzare per migliorare i servizi di disagio sanitario e sociale presenti a più livelli sul nostro territorio comunale.

Noi per l’ambiente

Recupero Pineta Comunale

Viste le condizioni precarie nelle quali versa la pineta comunale proponiamo una serie di interventi diretti al recupero e alla rivitalizzazione del nostro patrimonio verde. Gli atti da attuare sono:

Convocazione di esperti nel settore botanico e ambientalistico (es. Direttore ortobotanico di Napoli);

Soppressione della processionaria, attuabile attraverso trattamenti chimici e biologici;

Collocazione di impianti di illuminazione per renderla accessibile e usufruibile anche nelle ore notturne ed evitare bivacchi di ogni genere;

Sensibilizzazione degli istituti scolastici alla cura e alla salvaguardia del verde con attività ludico-didattiche;

Progetto "Una Vita per un Albero": per ogni nuova nascita si pianterà un nuovo albero.

Recupero delle acque

Montecalvo, ogni anno, soffre nel periodo estivo la carenza di acqua potabile e i cittadini, in particolar modo i turisti, vivono un forte disagio.

Noi suggeriamo l’impianto di un nuovo indotto che lavori in modo parallelo e sostitutivo alla rete idrica esistente, attingendo acqua da un bacino di raccolta delle acque sorgive. Il progetto prevede:

Individuazione delle acque sorgive utilizzabili;

Calcolo della portata giornaliera di ogni fonte;

Individuazione delle aree da destinare alla creazione di un bacino di raccolta;

Nomina di un pool tecnico per la progettazione e realizzazione dell’opera.

Raccolta differenziata

Avviare un programma di educazione al fine di avviare la raccolta differenziale dei rifiuti solidi urbani.

 

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