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Domenico D'Agostino - Capogruppo AN  Montecalvo

"il paese è tornato indietro di trent'anni"

D'Agostino (AN) attacca la maggioranza

Presentato un documento dai toni altamente critici

26 febbraio 2004

 

di Angelo Corvino

Montecalvo – Il consigliere comunale Domenico D’Agostino, subentrato in consiglio dopo l’allontanamento di Flovilla, ha distribuito ieri una lettera aperta. “Stilare un bilancio sui cinque anni di amministrazione trascorsi rappresenta un’impresa ardua anche per chi, come me, ha avuto la possibilità di accomodarsi sui banchi all’interno del Consiglio Comunale – si legge nel documento - In ogni caso il giudizio complessivo, visto da un “nostalgico conservatore” quale io sono, dovrebbe essere positivo considerato che il paese sembra tornato indietro di trent’anni – D’Agostino è critico ed ironico ed attacca l’operato dell’amministrazione comunale uscente - la mancata manutenzione delle tante strade di campagna, tranne casi sporadici, ha riportato alla luce asinelli e muli quali mezzi di locomozione per i contadini, regalandoci visioni suggestive; senza considerare la sosta forzata al passaggio a livello (di una stazione ferroviaria che fu) garanzia di immagini concilianti con lo spirito di chi osserva; gli impianti sportivi sono finalmente inutilizzabili, lo sport fa male alla salute, meglio evitarlo; la fattiva, costante e carsica (neanche tanto) collaborazione di qualche professionista esterno all’amministrazione ha consentito la realizzazione di opere importanti e vitali per tutta la collettività; finalmente si è tornati ad un rapporto di sudditanza tra chi è preposto a funzioni pubbliche e chi è utente del servizio pubblico: basta con la disponibilità e la trasparenza ad ogni costo! Sono finalmente finite le estenuanti e fastidiose gare d’appalto per servizi pubblici, oggi tutto quanto occorre viene affidato direttamente a chi ha dimostrato di essere affidabile e puntuale. E molto si è fatto anche per il mercato immobiliare: case, case ed ancora case ma niente lavoro; le case non sono di cioccolata e con esse non ci si alimenta, in questo modo il cittadino sarà sempre sottomesso e sempre costretto a chiedere favori a chi è in grado di concederli. L’istituzione dello sportello “Informagiovani” fortunatamente è venuta meno e così un altro pericolo di modernizzazione è stato sventato. Sviluppo e benessere sociale danneggiano chi è al potere. Fortunatamente le casse comunali somigliano sempre più ad antichi forzieri medioevali stracolmi di “scudi” da sperperare. Ma dove finisce questo tesoro? Gli avvocati locali, che si adoperano inutilmente nel cercare di dirimere diatribe intestine tra amministratori e impiegati e tra amministratori ed imprese, sono costretti a turni di lavoro estenuanti per garantirsi misere parcelle; lo stesso avviene per taluni tecnici, nonostante sia stato per loro instaurato un regime di monopolio (per la serie: gli altri si arrangino!). Allora forse le cose non stanno così! Per i nostri amministratori meglio un paese stile Sudamerica, dove esiste un “gap” enorme tra i ceti sociali, che uno stile “mitteleuropeo”. Il concetto è quello di concentrare la ricchezza invece di distribuirla. Ecco, questo è avvenuto a Montecalvo Lrpino negli ultimi anni! In ogni caso è inutile lamentarsi, sarebbe un esercizio pleonastico! Se lo strapotere dell’attuale amministrazione dovesse continuare, dipenderà solo dal cittadino montecalvese il quale dimostrerà la propria volontà con il voto. La speranza è che tutte queste brutture tra qualche mese possano essere vendute al “Museo degli Orrori”, che i cittadini si déstino e che il futuro ci riservi, finalmente, persone nuove con idee dal contenuto innovativo. All’orizzonte si intravedono delle importanti novità, qualcosa (e qualcuno) si sta muovendo e la Storia finalmente diventa interessante”. Nell’ultima parte del documento D’Agostino lascia intendere che c’è un gruppo di persone pronte a presentare un’altra lista e questa potrebbe essere una importante novità.