Tra i nomi spunta quello del primo dirigente della presidenza del consiglio per i rapporti con il parlamento

Alfredo Siniscalchi candidato a sindaco?

Il funzionario sarebbe ben visto dalla Margherita e dallo SDI

24 febbraio 2004

di Angelo Corvino

Montecalvo – Si respira un clima sempre più incerto negli ambienti della politica locale. In casa Margherita si evidenziano sempre maggiori differenti posizioni. Ed ora tra i due contendenti alla carica più alta, Gianni Iorio e Giancarlo Di Rubbo, spunta un terzo nome che potrebbe cambiare completamente la geografia politica. In alcuni ambienti vicini alla Margherita e dei Socialisti, infatti, si parla della possibilità di porre alla guida della coalizione Alfredo Siniscalchi, attuale primo dirigente dei rapporti con il parlamento della Presidenza del Consiglio. Un nome autorevole che certamente rappresenterebbe  una svolta di qualità per la guida del paese. Laureato in economia e commercio Siniscalchi, infatti, è accreditato di un curriculum di tutto rispetto come funzionario dello Stato Italiano. Fino a qualche anno fa,  infatti, ricopriva l’incarico di primo dirigente del Ministero del Tesoro. Si tratta di una personalità di alto spessore professionale ed umano che potrebbe davvero mettere d’accordo le diverse anime del centro sinistra e rilanciare in modo adeguato la politica locale portandola ai massimi livelli. D’altra parte Siniscalchi ha sempre mantenuto vivi i rapporti con il paese natale con visite frequenti. Si parla anche che la soluzione potrebbe piacere, non poco, al sindaco uscente che, a malincuore e non per sua volontà, deve lasciare l’incarico. Comunque per Caccese si vocifera anche un possibile impegno nel prossimo esecutivo provinciale. L’ipotesi Siniscalchi potrebbe anche piacere agli alleati naturali della Margherita e cioè ai socialisti che, dati in forte crescita, su questa ipotesi potrebbero anche rinunciare a proporre un proprio nome per la candidatura a sindaco. Sul fronte delle alleanze, restando ancora lontana l’ipotesi di accordo con i DS, sembra, invece, che si possa arrivare ad un’intesa con Rifondazione Comunista che sembra ben disposta al dialogo su programmi ed uomini di qualità per il rilancio dell’azione amministrativa. Infatti è noto che la prossima amministrazione, come tutte le altre dell’Irpinia,  si dovrà confrontare con il passaggio da un’economia assistita e quindi congiunturale legata ai sovvenzionamenti ad una “di mercato” e strutturale. Passaggio segnato dalla fuoriuscita dell’obiettivo uno dell’unione europea nel quale Siniscalchi potrebbe dare il suo preziosissimo e professionale apporto.