Il movimento verso l'ufficializzazione della lista Di Rubbo: ancora nessun accordo con Lazzazzera La Margherita serena a caccia di consensi |
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lunedì, 26 aprile 2004 |
di Angelo Corvino |
Montecalvo – E’ un continuo susseguirsi di voci. La politica sta entrando nel vivo. Ci si prepara alla stretta finale. Gli incontri si fanno sempre più serrati. Si cercano le convergenze, e qualcuno tenta anche nuove strade. Questo, ed ancora di più, negli ambienti della politica dove le diplomazie sono al lavoro per tentare di ricucire strappi e di formare nuove alleanze. Partiamo da casa Margherita. Giancarlo Di Rubbo, mentre partiva per Napoli, dove ha incontrato il progettista del nuovo Piano regolatore l’architetto Picaciamarra, ha smentito ancora una volta la sottoscrizione di un accordo, che un quotidiano dava già raggiunto, con Alessio Lazzazzera. "Con Alessio non mi sono proprio visto – dice Di Rubbo - E’ ancora tutto fermo. C’erano delle convergenze e mi sembrava che l’UDC fosse favorevole ad un accordo. So che si sono visti con la lista di Pizzillo e che avrebbero delle perplessità. Lì non vedono un futuro amministrativo". Sul fronte interno al partito Di Rubbo è soddisfatto. "Dopo la scelta del candidato – continua l’attuale vice sindaco di Montecalvo – vedo che c’è unità nel partito. Tutti stanno trovando un’intesa intorno al mio nome". Sul fronte opposto Carlo Pizzillo è alle prese con la formazione della lista. Incontra continuamente gli alleati. Si tratta di febbrili trattative. Le liste che hanno sottoscritto l’accordo con lui non sono da meno. Giuseppe Ruccio, segretario dei DS, ha avuto un incontro con Aurelio Bellucci che, dopo l’annuncio della sua partecipazione alla campagna elettorale con una sua lista, si era leggermente eclissato. E’ possibile che tenti di ritornare nei giochi, anche se non da sindaco ma con qualche candidato in lista. Su tutto peserebbe la decisione di Alleanza Nazionale che potrebbe rinunciare a presentare la lista, decretando un indubbio vantaggio a Carlo Pizzillo, anche senza schierarsi direttamente con il cardiologo. Resta da vedere se il leader del movimento sarà in grado di far valere le sue ragioni di uomo nuovo e portatore di nuovi modi di fare. Se dovesse succedere potrebbe innescare un nuovo corso per la politica locale e non solo. |