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Alfonso Caccese - Sindaco Montecalvo - 2004

La legge in discussione in parlamento non prevede il terzo mandato per i Comuni come Montecalvo

Alfonso Caccese non è ricandidabile

E' già aperta la corsa alla successione

19 febbraio 2004

 

di Angelo Corvino

Montecalvo – La notizia della legge sul terzo mandato che sarà approvata dal parlamento e che esclude i Comuni con più di 3.000 abitanti è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Alfonso Caccese sperava di rientrare nel raggio d’azione della legge ed avere così la possibilità di continuare a rimanere alla guida dell’esecutivo cittadino. Invece così non sarà. Montecalvo avrà un nuovo sindaco e già in paese è tutto un proliferare di incontri informali. Finora, nell’incertezza sulla ipotesi ricandatura Caccese, nessuno si era mosso più di tanto sul fronte della ricerca delle alleanze. Oggi, invece, lo scenario è più chiaro ed emergono numerose aspirazioni alla carica di Sindaco che finora erano velate o tenute nascoste. In casa Margherita rimangono i nominativi di Gianni Iorio attuale assessore alle politiche sociali e Giancarlo Di Rubbo attuale vicesindaco anche se la popolarità di Iorio nella base elettorale è maggiore di quella di Di Rubbo che non vive stabilmente in paese, e questo non è visto di buon occhio dagli elettori. Ma se in casa Margherita ci sono due canditati, questi non mancano neanche negli altri schieramenti politici. Tra la gente circola sempre più insistentemente il nome di Carmelina Pepe, esponente dello SDI che avrebbe la capacità di coagulare anche la Margherita, parte dei DS e Rifondazione Comunista. Insomma una candidatura nettamente nella direzione del centrosinistra organico. Ma c’è anche un altro nome in grado di coagulare l’intera coalizione di centro sinistra ed è quello di Carlo Pizzillo, esponente dei DS, che riscuote fiducia anche in casa Margherita ed in quella di Rifondazione Comunista al punto che è stato proprio il segretario provinciale del partito di Bertinotti, Giovanni Maraia, a proporlo con insistenza fino ad affidargli, in uno scambio di battute con i cronisti, l’assoluta fiducia di Rifondazione, senza, per altro, escludere l’ipotesi Pepe. Ma la notizia ha cambiato anche lo scenario delle possibili alleanze. Bisogna aspettare cosa succederà in casa DS, visto che i malumori con la Margherita derivavano dal diverbio di Giuseppe Ruccio con Caccese. A questo punto, essendo accantonata definitivamente l’ipotesi Caccese a sindaco, ci potrebbero anche essere spiragli di apertura al dialogo tra le due forze politiche al punto che Iorio, referente della Margherita, dichiara di “essere aperto a dialogare sul centrosinistra”, questa volta però, al contrario dei giorni scorsi, evita di porre veti su Ruccio. Un segnale di apertura?. Potrebbe anche darsi. Intanto i DS sono fortemente corteggiati da Aurelio Bellucci che li darebbe già nella sua squadra. D’altra parte non è un mistero che Bellucci vorrebbe riunire tutta la sinistra, con l’aggiunta di altre persone, in una lista civica. Ma su questa ipotesi grava l’atteggiamento di Rifondazione che non accetta un accordo fuori dai partiti e degli schieramenti. Addirittura RC potrebbe essere disponibile ad un accordo con Margherita e con lo SDI anche senza i DS. “Prenderemo una decisione domenica con tutti gli iscritti del partito – dichiara Pompilio Albanesemi pare che per un centro-sinistra organico ci sono delle difficoltà, comunque cercheremo di spingere per una candidatura di sinistra. Credo che nella sinistra ci sono personalità, oggi ai margini, che possono risolvere i problemi del paese e che sanno pescare anche nell’elettorato cattolico. Ci vuole una personalità che faccia da collante. Siamo contrari alla formazione ed al sostegno di liste civiche create al di fuori dei partiti di sinistra ed agli accordi trasversali”. In paese ieri era circolata voce anche di un possibile accordo della Margherita con Alessio Lazzazzera con una decisa sterzata a centro del fiorellino che avrebbe potuto lasciare fuori lo SDI. Su questo, però, è sempre Gianni Iorio a smentire seccamente.