Impiegate anche delle unità cinofile dei Carabinieri Ancora vane le ricerche dell'uomo scomparso E' previsto l'arrivo dei sommozzatori per ispezionare pozzi e laghi. La moglie che crede alla fuga: se hai deciso di farti un'altra vita, facci sapere come stai |
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giovedì, 23 settembre 2004 ore 19.00 |
dalla redazione |
Casalbore – Continuano senza sosta le ricerche di Antonio Ignelzi, l’uomo scomparso da casa da ormai 80 ore. Nelle ricerche da ieri mattina sono impegnate due unità del nucleo cinofilo dei Carabinieri di Napoli oltre che decine di militari. Impegnate anche unità della Protezione Civile e decine di volontari ma dell’uomo ancora nessuna traccia. Il tempo, pero, non aiuta. Le tracce olfattive, infatti, sarebbero state cancellate dalla pioggia battente delle ultime ore, in questo giocherebbero un ruolo importantissimo le ore perse prima di denunciare la scomparsa. Si stanno battendo a tappeto le montagne che sovrastano il centro abitato. Si ispezionano i pozzi d’acqua, si percorrono a piedi i boschi, si cerca nelle campagne. Intanto emergono nuovi particolari sulle ultime ore in cui Antonio Ignelzi è stato visto in paese. Abitanti di Casalbore riferiscono che negli ultimi giorni ha fatto richiesta di numerosi prestiti. A cosa servivano i soldi? E’ l’interrogativo che si pongono gli inquirenti. Due le piste che si stanno seguendo: i soldi potevano servire per preparare la fuga già premeditata oppure sarebbero serviti ad arginare dei debiti che l’uomo aveva contratto. La prima pista porterebbe ad ipotizzare un allontanamento volontario mentre la seconda potrebbe portare all’ipotesi del suicidio per non aver retto al peso dei debiti o a delle minacce. Ma tutto è ancora aperto. Gli inquirenti, allo stato attuale, non escludono nessuna ipotesi e nella vicenda potrebbero entrare anche terze persone. Intanto la moglie dell’uomo lancia un appello. "Anche se non vuoi tornare a casa ed hai deciso di farti un’altra vita – dice Michelina Corso – fai sapere se stai bene" la donna nelle sue parole lascia intendere di credere di più alla fuga che ad altro. Il loro matrimonio era in crisi da tempo e la donna non ne fa mistero. Finora, però, Antonio non si era mai allontanato da casa e non ne aveva neanche manifestato l’intenzione. Allora cosa è successo?. Gli inquirenti non escludono l’ipotesi del suicidio. Si teme che l’uomo, in preda ad un raptus, in un moneto di debolezza, si sia buttato in uno dei numerosi pozzi presenti in zona. Per questo motivo oggi, al massimo domani, arriveranno i sommozzatori che ispezioneranno i pozzi ed anche i laghi artificiali presenti nel territorio del comune della valle del Miscano. Intanto emergono ulteriori elementi sulla vita dell’uomo. Sembra che abbia fatto da garante alla sorella per l’acquisto di una sala giochi e che avesse qualche problema di liquidità. Da casa non manca nessuno dei suoi effetti personali. Tutto è in ordine. Anche se non si capisce che fine abbia fatto il denaro che l’uomo ha chiesto in prestito. Ignelzi ha con sé le chiavi dell’auto che è parcheggiata vicino a casa chiusa a chiave ed il cellulare che risulta non raggiungibile. Addosso, al momento della scomparsa, aveva una tuta da lavoro blu con le strisce gialle, infatti era intento in dei lavori nella stalla. Si starebbero anche ispezionando i tracciati telefonici del suo cellulare nella speranza di trovare elementi utili alle indagini. Più passano le ore più il giallo si infittisce: come fa un uomo a sparire nel nulla senza lasciare nessuna traccia?. La risposta, forse, nei pozzi o nei laghi del Comune o nella vita segreta dell’uomo. |
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