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Camion fermato dai dimostranti

Ambientalisti di nuovo in azione

Ariano. Bloccato camion che trasportava percolato

Il mezzo ostaggio degli ecoguerrieri. Si attende l'arrivo dell'Arpac

giovedì, 23 settembre 2004

 

di Generoso Maraia

Ariano – Ancora una prova di forza degli ambientalisti di Ariano per tenere alta l’attenzione sul caso Difesa Grande. Ieri mattina in trecento sono scesi in strada per bloccare un camion della De Vizia che stava trasportando il percolato dallo sversatoio arianese ad un altro sversatoio idoneo per poter smaltire il liquido altamente inquinate. Il blitz degli ambientalisti è scattato intorno alle nove. Il luogo non poteva essere altro che il bivio di Villanova, ormai diventato luogo simbolo della rivolta contro i rifiuti. L’intenzione dei manifestanti era quella di far controllare il contenuto dei camion. Hanno chiesto l’intervento dell’ASL e dell’Arpac, ma sul posto non è giunto nessuno. Dopo il blocco del camion tra dimostranti e forze dell’ordine accorse sul posto è iniziata una lunga trattativa. Il capitano Piasentin ed il vice questore Frongillo hanno cercato di convincere i capi del movimento di lasciare che il camion ritornasse in discarica. I capi del movimenti, ma sopratutto gli anziani hanno risposto che non avrebbero fatto muovere il camion fino a quando i controlli non fossero stati fatti. Il portavoce delle associazioni Giovanni La Vita ha commentato "secondo le nostre informazioni il percolato non può essere smaltito negli sversatoio in cui oggi viene smaltito perché non è un rifiuti qualsiasi, ma dai dati in nostro possesso è qualcosa di più. Purtroppo non è possibile fare dei prelievi all’interno dei camion che trasportano il percolato altrimenti avremmo potuto dimostrare a tutti le nostre informazioni." Dello stesso avviso il segretario provinciale di rifondazione Comunista Giovanni Maraia, che in un colloquio con il capitano Pasentin ha dichiarato "se Barbato viene qui e dopo aver fatto i prelievi ci dimostra che le nostre informazioni sono sbagliate noi saremmo gli uomini più felici del mondo. Ma a fare i controlli non c’è nessuno. Sono anni che non vengono effettuate le analisi sui pozzi spia del percolato". Comunque i dimostranti non sono intenzionati a fermarsi qui. hanno intenzione di lottare fino a quando non gli verrà consegnato il decreto di chiusura ed i lavori di messa in sicurezza dello sversatoio non saranno iniziati. Il presidio di Villanova rimarrà operativo e nei prossimi giorni hanno intenzione di spostare la protesta sotto il Palazzo di Giustizia di Ariano Irpino, colpevole secondo i cittadini, di essere stato assente quando hanno chiesto aiuto per far chiudere definitivamente lo sversatoio di Difesa Grande.

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